Nozioni di Orientamento Lottiano
Prima Dispensa

Cartografo jigoro

Orientarsi vuol dire:

-stabilire la posizione dei punti cardinali;

-individuare sul terreno la direzione da percorrere riferendola a tali punti.

A prescindere dell'utilizzo della bussola inventata dai cinesi e ,forse introdotta in europa dall'amalfitano flavio gioia(conosciuta anche grazie agli arabi già dal 1200)per orientarsi si possono utilizzare questi metodi:

(la bussola e' uno strumento che pochi a lot possono avere)

Orientamento diurno:

Di giorno l'orientamento può essere fatto:

-con il sole;

-alla 6° ora è ad EST: l'ombra di un oggetto si presenta verso OVEST;

-alla 9° ora è a SUD-EST: l'ombra di un oggetto si proietta verso NORD-OVEST;

-alla 12° ora è a SUD: l'ombra di un oggetto si proietta verso NORD;

-alla 15° ora (TARDO MERIGGIO) è a SUD-OVEST: l'ombra di un oggetto si proietta verso NORD-EST;

-alla 18° ora è a OVEST: l'ombra di un oggetto si proietta verso EST.

L'ORIENTAMENTO NOTTURNO.

Di notte, l'orientamento può essere fatto:

-con la stella polare;

-con la luna.

ORIENTAMENTO CON LA STELLA POLARE (STELLA DI THEMIS A LOT).

Nella realtà:

La stella polare appartiene alla costellazione dell'Orsa Minore, comunemente denominata "Piccolo Carro", in cui occupa l'estremità del timone. La stella Polare indica ESATTAMENTE il nord.

Per identificarla, bisogna prima localizzare il "Grande Carro", ossia l'Orsa Maggiore.

Identificato il Grande Carro, bisogna guardare la "sponda posteriore" di esso, partendo dalla parte inferiore del carro verso l'alto.

Si valuta la distanza e la si prolunga cinque volte, sino ad incontrare la Stella Polare.

A Lot:

Guardando lungo la direzione indicata dall’ombra del sole a mezzogiorno, a circa metà strada tra l’alto Zenit e l’orizzonte, o seguendo il sentiero di luce segnato da due delle stelle più fulgide della costellazione della Coppa o del Fiore o della Falce, ovvero la Multiforme, ecco splendere, solitaria, fulcro del cielo, una stella di meraviglioso candore.

Essa è Themis, o "Stella Polare", guida delle genti e delle navi, centro e cardine del cielo.

Le stelle ruotano lente, le costellazioni navigano il manto celeste, spariscono e riappaiono nel giro delle stagioni e degli anni, ma la luce di Themis è immobile e salda al centro della danza sempiterna, così come la Dea splende salda nei cuori dei fedeli. La sua luce a spirale è la più intensa del manto notturno, essa porta conforto ai cuori e chiarezza alle menti.

Il viandante per terre lontane, il ramingo, il pellegrino nelle notti remote lontano dalle mura di Lot spesso guardano a settentrione, per sentire in sé il calore di quella presenza e sussurrare a Themis la preghiera della nostalgia e del ricordo.

ORIENTAMENTO CON LA LUNA.

La luna ruota intorno alla terra compiendo un intero ciclo in circa 29 giorni.

Durante tale periodo è più o meno visibile, o anche invisibile dalla terra a seconda della sua posizione rispetto al sole. I vari aspetti sotto cui la si vede determinano le quattro "fasi principali", ognuna delle quali dura poco più di 7 giorni:

-luna nuova (non visibile);

-primo quarto;

-luna piena;

ultimo quarto.

Per l'orientamento con la luna, rammentare che:

-nel primo quarto:

-alle ore 18 è a SUD;

-alle ore 24 è a OVEST.

-nell'ultimo quarto:

-alle ore 24 è a EST;

-alle ore 6 è a SUD.

Per distinguere il primo dall'ultimo quarto, rammentare che:

-la luna crescente (che diventerà piena) ha la gobba a ponente;

-la luna calante (che tende a ridursi fino a non essere più visibile) ha la gobba a levante.

ORIENTAMENTO CON LA BUSSOLA. Esistono diversi tipi di bussola:

-comune;

-goniometrica.(NELLA REALTA' e non a Lot.)

Esistono, inoltre, due diversi NORD:

-geografico;

-magnetico.

Il primo è fisso e immutabile e corrisponde alla direzione del Polo Nord; il secondo varia da luogo a luogo e da periodo a periodo ed è in corrispondenza della direzione verso la quale si dirige liberamente l'ago calamitato della bussola ed esistono delle tabelle per poter calcolare la cosiddetta derivazione magnetica (cioe'in parole semplici la sovrapposizione tra l'asse magnetico terrestre e l'asse geografico).

Per l'orientamento con la bussola COMUNE è necessario:

-disimpegnare la freccia nera dall'apposito arresto perché possa dirigersi liberamente verso il Nord magnetico;

-far coincidere in un primo tempo la freccia nera con il diametro segnato sul fondo interno dello strumento e contrassegnato con le lettere N-S così da ottenere l'orientamento dell'asse della bussola al Nord magnetico;

-far quindi coincidere, spostando leggermente la bussola, la punta della freccia nera con l'indice (o tacca, o freccia) posto nella bussola pochi gradi a sinistra della lettera N, ottenendo così che l'asse N-S della bussola sia orientato al Nord geografico.

Bisogna curare che, durante le operazioni di orientamento, la bussola sia tenuta perfettamente orizzontale e lontana da oggetti metallici (fucili, elmetti,spade ecc.) o condutture elettriche.

Disponendo di una bussola goniometrica e conoscendo l'esatto valore dell'angolo compreso tra il nord geografico e quello magnetico, l'individuazione del primo può essere fatta con maggiore esattezza, avvalendosi delle graduazioni riportate su questo tipo di bussola. (questa soluzione non e' applicabile all'ambientazione lottiana)

ORIENTAMENTO MEDIANTE OSSERVAZIONE DIRETTA DEL TERRENO.

L'osservazione diretta del terreno, quando si tratta di zone adiacenti a quella in cui si sosta, consente di orientarsi anche se non si dispone di mezzi che facilitano l'orientamento.

Si tratta di un lavoro paziente, costante, che permette, acquisita la necessaria esperienza, di stabilire da quale parte sorga il sole, quale sia la posizione di un edificio importante o di un punto caratteristico del terreno rispetto ai punti cardinali.

A tal fine è opportuno determinare, sin dal primo giorno di permanenza in una determinata zona, l'orientamento dei punti caratteristici del terreno e di quelli lontani delimitanti l'orizzonte visivo.

il riferimento a questi punti consentirà di non perdere l'orientamento anche quando si è fuori della zona conosciuta e, quindi, di rifare agevolmente il cammino percorso e raggiungere la meta.