Descrizione
delle Terre di Extremelot
conosciute
>>Descrizione<<
Per convenzione si assume
come Miglio Lottiano il chilometro e, a puro titolo
informativo, si comunica alla cittadinanza tutta che è allo studio un sistema
di misura Lottiano.
Estensione delle sole terre di Lot (escluso terre
delle Razze)
Da Est verso ovest (punti estremi) 1200 miglia circa.
Da Nord verso sud (punti estremi) 600 miglia circa.
BREVE DESCRIZIONE DI LOT
Lot e circondata
completamente dai monti su tutti e quattro i punti cardinali.
L’unico
vero’ accesso e’ a nord-est ove si trova ubicato il PRESIDIO MILITARE ubicato a due miglia lottiane
circa da Lot.
Un ‘altro accesso e’ ad est del vicolo del
fabbro,un sentiero (nomato “sentiero
Oscuro”) che si inerpica su per i monti per poi discendere a sud
–est verso la foresta del piccolo popolo.
Molteplici
sono i piccoli sentieri che sbucano dai monti,soprattutto
nella zona della rocca dei venti,luogo magico e misterioso ove e possibile
con un tocco di magia ritrovarsi il luoghi anche molto distanti da Lot.
LE CAVERNE DI LOT
Lasciando l'estremità nord
della cittadella e dirigendosi verso un sentiero che si inerpica
dalle pendici dei Monti delle Nebbie,a circa 15 miglia lottiane
troveremo le caverne di Lot.
L'asperità del sentiero,che si dipana a nord,per poi dirigersi a nord-ovest e
rintrare in direzione nord,fa si che occorrano
circa tre ore di cavallo per arrivare di fronte alle caverne.
Dalle caverne,un sentiero impervio costeggiante un
baratro nomato "ORRIDO".in
circa 30/40 minuti, porta al maniero dei Cavalieri neri per una distanza di
circa 4 miglia e mezzo.
CITTADELLE CONOSCIUTE
-
Telthartown
a sud di Lot 65 miglia lottiane
- Tauand
ad ovest di Lot 240 miglia lottiane
- Quinalth
a sud-sud-ovest di Lot 250 miglia lottiane
- Dierania
a sud-sud-ovest di Lot 410 miglia lottiane
- Heor a
sud-sud-ovest di Lot 360 miglia lottiane
- Floria'
a sud di Lot 385 miglia Lottiane
-Gnuthar
e Thiming (da notizie non certe un paesino di agricoltori dediti alla pastorizia,troneggiata
dall'omonimo picco che assomiglia al canino di un Drago)località ancora da
posizionare,ma esistenti e ritrovate su antiche pergamene.
In passato a Gnuthar,vi fu
una spedizione per scontrarsi con le forze di HONORIUS,che l'aveva eretta a
sua roccaforte
-
Kandal,a Nord-nord-est di Lot a circa 200 miglia lottiane
-
Al mare di Lot direzione sud-sud-est circa 160
miglia lottiane.
- Isola del Sole o di Sole circa 330 miglia lottiane
compreso la traversata.
- Promontorio fronteggiante l'isola di Liffa 425
miglia lottiane circa.
Le distanze sono in linea d’aria e sono meramente cartografiche,(cioe' basate sulla mappa
imprecisa e non da rilevazioni certe) pertanto il tempo per raggiungere tali
luoghi varia a seconda del percorso da affrontare.
Considerate
che un cavallo in buona salute,con cavaliere e medio
equipaggiamento percorre circa 12-15 miglia in un ora con normale galoppo non
sforzato.
Si tenga conto che un essere umano,di media
taglia,riesce a percorrere circa tre miglia lottiane
(chilometri reali) in un'ora,su un terreno semi-pianeggiante.
Confini:
Da una vecchia pergamena
ritrovata dal sottoscritto in uno scaffale polveroso della biblioteca dei
detentori dell'arcana saggezza ho potuto estrapolare,riportandoli
fedelemnte,i confini cartografici delle province di
Extremelot.
Dalla mappa si evincono:
La provincia di Lot vergata con il colore Blu.
La provincia di Telthartown vergata con il colore
rosso.
La provincia di Tauand vergata
con il colore viola che si estende fino al mare di levante.
La provincia di Quinalth vergata con colore verde.
La provincia di Dierania a
confine con Quinalt e con estensione fino alla
sponda di ponente del fiume azzurro ed a sud il mar di Lot.
La provincia di Heor vergata in colore giallo ma
che non offre certezza,in quanto in quel punto,la
pergamena e' risultata molto rovinata.
Sono confini meramente cartografici,probabilmente
non segnalati in loco da cippi o cartelli.
La cittadella di Tauand:
La città di Tauand a circa 250 miglia Lottinane ad ovest di Lot sulle
sponde del grande Fiume Bianco,sorge su una grande
collina, circondata da alte mura di pietra ed e’ divisa in due livelli.
Nella fascia esterna, subito entro le mura, ci sono le case e le botteghe,
che delineano una fitta rete di strade e vicoli,
tutti convergenti nella grande piazza del mercato.
La parte interna, verso la sommità della collina, e’ dagli edifici
amministrativi, dalle ville dei nobili e dal castello dei regnanti.
Le due zone sono divise da mura, ma da un parco che cinge la collina come una
verde corona, ricco di giardini e boschetti.
Proprio nel parco sorge la biblioteca.
Per arrivarci a cavallo occorrono circa una ventina di ore praticamente due
giorni e mezzo di viaggio,considerando le soste e gli imprevisti."
Bisognerà attraversare i monti ad ovest di Lot che
in questo periodo sono sotto il disgelo per poi scendere in una grande
vallata e finalmente in una vasta pianura contornata da dolci colline,verso
sud si vedra` la piana delle acque.
La cittadella di Florià
Florià è situata sui colli di Mezzo, un po' più in basso
di Dierania, verso l'Isola di Liffa.
E' sita in cima ad un monte, difficilmente raggiungibile e solo attraverso
uno stretto passo ed un sentiero stretto che si
arrampica dando a strapiombo su una gola profonda.
ISOLE CONOSCIUTE
- Isola di Palo ad ovest di
Lot
- isola di Kud a sud-sud-ovest
di Lot
- isola di Liffa a sud di Lot
- isola del Fuoco a sud di Lot
- isola di Sigaro o del Sigaro a sud-est di Lot
- isola di Sole o del Sole a sud-est di Lot
- isola di Gartrak a sud-est di Lot (ove sorge il
maniero santuario del monaco adoratore della divinità Mseth
Math Mordur che comandava
spiritualmente e militarmente i Gartrak.)
- isola di Cuivenien est-sud-est di Lot
LUOGHI CONOSCIUTI
- Specchio di luce (grande pianura Ghiacciata a nord di Lot) spazzata
ininterrottamente da venti gelidi e formata da neve e ghiaccio intervallata a
nord da alte ed impervie catene montuose
- Monti delle Nebbie, grande catena montuosa che, partendo dalle coste
occidentali, taglia porzione del continente fino alla costa orientale. Il
Versante meridionale (quello che e' visibile da Lot) e' perennemente avvolto
da fitte nebbie,in qualsiasi stagione.
- Gola dei ghiacci ad nord-nord est di Lot
- Gola di Pandrias ad ovest-sud-ovest di Lot
- Gola dei Sussurri a nord di Lot
- Colli Ventosi (denominate di Ponente e di Levante) due catene montuose con
rilievi dolci coperti da fitta vegetazione, ubicate rispettivamente ad ovest
(coste occidentali) ed est (coste orientali) di Lot.
- Colli di Mezzo a sud-sud-ovest di Lot
- Pianura dell’Acqua a sud-sud ‘ovest di Lot
o grande piana delle acque,distesa erbosa interrotta a tratti da basse colline
CORSI D’ACQUA
Le sorgenti di tutti i
fiumi d’Extremelot si trovano sui monti delle
nebbie a nord per poi scendere a sud verso le coste del mare di Lot.
A noi noti:
* Fiume nero cosi' chiamato perche'
le sorgenti nascono da monti ( delle nebbie)con grosse concentrazioni di
carbone.
* Fiume bianco
* Fiume azzurro (che tramite un suo affluente alimenta la cascata delle
delizie ed il laghetto del giardino delle delizie tramite percosri
sotterranei).
In passato tale corso d'acqua era navigabile per il suo letto profondo e
veniva utilizzato sia dagli abitanti di Quinalth
che di Dierania per il commercio.
* Un corso d’acqua ad est di lot denominato
Rhu fhè Anh, in passato
sconosciuto ,e finalmente noto da una leggenda che narra del demone Feruta
denominata lo scrigno del mistero.
LUOGHI VARI
* IL
DESERTO DI El Hamza
(deserto del leone a circa 150-200 miglia ad est di Lot, strano anacronismo
territoriale) distesa deserta formata da dune di sabbia.
Dalle poche notizie giunte,sono presenti delle rare
oasi dove e' possibile trovare dell'acqua e ombra sotto rarefatta
vegetazione.
* A nord-est di Lot attraversata la gola dei ghiacci, è visibile una
cittadella che pensiamo sia Reniant,ma non
abbiamo notizie precise in merito, forse la mappa ne indica le sue rovine.
Sembra comunque una cittadella abitata,visto gli
ultimi viaggi effettuati da un clan
Il Sentiero oscuro
* " Partendo dalla
casa dei lavori ed uscendo a sud dell'abitato ,si
imbocca una strada dirigendosi verso est che viene denominata sentiero oscuro
che poi piega verso sud.
Dopo circa 50 miglia lottiane si giunge
nella foresta del piccolo popolo al confine della provincia di Lot seguendo
la direzione sud-sud-est ,coperta da fitta e quasi impenetrabile vegetazione,
se si eccettua un paio di piccoli sentieri percorribili anche a cavallo o con
carretti trainati.
L’aria che ivi si respira e pura e piena di odori
di essenze arboree.
Un vociare continuo di piccoli esseri a volte invisibili ad occhi meno
esperti,rallegra l’aree.
Varcati i confini della provincia del Granducato di Lot, si giunge verso la
torre vecchia,ubicata su di un piccolo colle brullo
e dopo poche circa una trentina di miglia lottiane,seguendo
verso sud il sentiero principale, al maniero dei monaci di Simeht denominato
tempio oscuro.
Cito in merito la descrizione del loco fornitami dal Empio
Signore Magno e che confermo in pieno a seguito del mio sopralluogo.
L'enorme edificio si staglia verso il cielo, perforando la nebbia che sempre,
giorno e notte, offusca e confonde la vista di coloro che, incauti, si
avventurano in quelle lande. Una radura spoglia, d'erba colorata da un verde
malsano e malato, spazia davanti al grande edificio.
Solo qualche spoglio albero rompe la monotonia dell'insano colore della terra
del luogo, umida ed impregnata delle esalazioni
dell'immenso acquitrino paludoso che circonda la stretta lingua di terra ove
il tempio sorge.
Le sue acque sono dello stesso, malato, colore dell'erba, profonde ed
insondabili, attraversate da sottili, invisibili strisce di terra, spesso
ricoperte dalla stessa melma delle acque paludose.
Da essa si sprigiona la nebbia densa ed insondabile
che respinge i raggi del sole, i quali non possono far altro che arrendersi
ad essa, lasciando il luogo nel più assoluto grigiore durante il giorno, e
nel buio più totale quando il sole si ritira, sconfitto dalle tenebre
notturne.
Solo poche torce, poste tutt'attorno al perimetro
del tempio, illuminano il luogo quando cala
l'oscurità, rendendo appena visiile lo spazio
circostante.
L'unico punto dove l'umana vista può trovare sollievo e
luce costante è l'impenetrabile ingresso al tempo, ove due grossi braceri illuminano, con la loro fiamma sanguigna, coloro
che vorranno accanto a loro sostare.
Chi volesse alzare poi il suo sguardo infedele verso l'alto, potrebbe cogliere
le due torce che, poste sul pulpito dal quale l'empio proferisce il verbo del
padre del peccato, illuminano il suo scarno volto.
IL TEMPIO OSCURO
Chi giunge innanzi all`entrata del tempio, fronteggera`
un pesante e maestoso portone, alto circa quanto tre uomini di altezza media e largo due.
Due colonne di marmo cremisi poste ai lati di essa,
raffigurano due draghi che si arrampicano sulla facciata disadorna del
tempio.
La superficie irregolare, sembra il tronco di una quercia: la linearita` dei pannelli in metallo nero battuto e` infatti interrotta da bozze
di medie dimensioni, nelle quali sono raffigurati volti straziati dal dolore
e brandelli di corpi mutilati.
I pannelli sono tenuti insieme da sporgenze metalliche simili a dita
intrecciate Due protomi a forma di teschio, reggono i battenti: all`interno del cranio sono poste delle sonagliere, che
avvertono con un tintinnio il movimento delle ante. Una volta varcata la
soglia del portone, si e`
immessi immediatamente all`interno dell`edificio: due rastrelliere a forma di cassa toracica
di drago, fuoriescono dalle pareti alla destra e sinistra di chi giunge: in
essa devono essere depositate le armi non consacrate a Simeht. Tre sono le
navate che percorrono la pianta rettangolare del tempio: la navata centrale e` quella principale, fiancheggiata da due file di
colonne in tipico stile draconico, ossia molto
sviluppato in larghezza: il loro slancio verso il soffitto e` infatti interrotto quasi
immediatamente da capitelli a forma di draghi bifronti, che con le ali
formano gli archi delle volte che reggono il soffitto.
Alle basi delle colonne, delle bocche di piccole dimensioni rigurgitano la
sottile nebbia che permea il pavimento del tempio e impedisce ai visitatori
di vedere il gelido lastricato che lo compone, il quale e`
avvertibile solo al tatto.
Nelle navate minori, a destra e a sinistra, sono allineati i makap: piccoli monoliti di forma irregolare ricoperti da
rune mistiche, che spuntano dal terreno di pochi centimetri, atti ad
accogliere il riposo e le preghiere dei fedeli: ognuno di essi
accoglie sulla sua superficie una preghiera.
Un grosso arco a tutto sesto, sovrasta la parte terminante delle navate:
innanzi ad esso la parte terminante della pianta del
tempio, di forma circolare.
Il soffitto si innalza di cinque altezze, a formare
la torre che si intravede all`esterno, parallela
alla vecchia torre.
Una pedana circolare si innalza dal pavimento di
qualche spanna: sopra di essa e` posto l`altare nero L`altare è un
semplice monolite di una pietra dura e nera, di materiale sconosciuto,
translucido e piu` brillante, con riflessi
metallici.
E` rettangolare e disadorno.
L`abside e` perfettamente
simmetrica rispetto la navata centrale: appeso ad esso,
vi sono gli stendardi delle gilde dedite al culto di Simeht: nessuna altra
decorazione alle pareti, che sembrano ricoperte da un sottile strato di
fuliggine.
Alla destra della parete absidale, vi e` un pergamo nel quale l`empia
voce alloggia durante le cerimonie, quando vuole ritirarsi in preghiera e
durante gli incontri piu` importanti.
Al centro della parete absidale, scesi alcuni scalini che portano
verso il basso, vi e` una porta di piccole
dimensioni, anche essa in ferro battuto, quasi fosse una replica del portone
di entrata: la sua posizione, non permette a chi sosta di fonte all`altare, di poter constatare dell`esistenza
della porta, che e` raggiungibile solo una volta
passato l`altare e scesi dalla pedana che lo
ospita: varcata la soglia si giunge nello stretto corridoio che porta al
monastero e alle segrete.
Di particolare rilevanza, e` la camera delle
torture, della quale non si hanno descrizioni dettagliate, poiche` i monaci sono restii a parlare di quella camera,
e chi la visita, difficilmente riesce a concentrarsi sui dettagli di essa: con sicurezza, si sa` solo
che e` composta da diverse gabbie tonde, formate da
anelli metallici e prive di sbarre verticali.
L’OSTERIA DEL VELLO NERO
Edificata
dall’armata ducale ed inaugurata il giorno VII del Mese II° del VIII° anno,dista a circa 2 miglia lottiane
dai confini naturali del gran Ducato, consistenti nel limite arboreo della
foresta del piccolo popolo.
In linea
d’aria altre dieci miglia separano L’osteria dalla vecchia torre.
Appena
passato il limitar della foresta vi troverete
avvolti nella nebbia.
LE TERRE DELLE RAZZE
Molto ad est di Lot a circa 450-500 miglia lottiane, una stretta lingua di terra collega l’isola di Extremelot all’isola della terra delle razze.
In questa cartografia si evince quanto
segue:
- la terra degli GNOMI e
dei MEZZELFI separate dalla VALLE DELLE DUE CORRENTI.
-Proseguendo in direzione Est-sud-est giungiamo al
fiume di Karman,a lui dedicato dopo una spedizione
affrontata alla ricrca di una misteriosa pianta ceh doveva donare l'eterna vita. Frutto di quella
spedizione fu anche il ritrovamento di uno strano lago "Il Lago della dama"
- le lande di MORANNON e i monti ORODRUIN.che caratterizzano le terre dei DEMONI
- sulle coste a sud troviamo la terra degli ELFI
- un grande lago centrale, seguendo il fiume Bransivino
ci porta nella stupenda contea HOBBIT, caratterizzata dalle cittadine di
HOBBITOWN, LUNGACQUE, BUCKBURGO.
- a sud-sud-est ed a est troviamo la terra degli ANGELI, MANNARI e KENDOT.
- a nord le terre dei DROW, dei VAMPIRI ove si evince la cittadella di
GARSAVRA, e dei NANI.
- la terra dei FOLLETTI, ubicata in un promontorio a nord-nord-est e
caratterizzata dal fiume delle TARTARUGHE, del VULCANO DI SALE e dalle
MONTAGNE AZZURRE.
- Infine ad est si trova l’arcipelago delle FATE, composto da numerose isole
tra cui AVALON,ARCADIA, FERIDIA E JANAS.
Molte di queste terre ed i relativi fiumi risultano essere in parte
inesplorate.
Numerosi sono i villaggi e gli aglomerati di
capanne che potete incontrare durante il viaggio.
La maggior parte di essi sono sconosciuti.
A maggior chiarimento,in merito alla descrizione
sopra riportata,si rimanda alla mappa del continente di Extremelot,redatta
dal Cartografo Taygeta con la consulenza dello
scrivente.
Desideravo ringraziare il Sommo Myriam
fata preziosa e pozzo di conoscenza ed i cartografi tutti per la consulenza.
Althair,senza la sua guida non avrei appreso tutte codeste
conoscenze.
Un grazie anche al Cavaliere dell'arcana
Saggezza Lodegrance.
Queste ricerche sono dedicate in memoria di
Sara e Predator,valenti
esploratori Lottiani e del conte Erik.
L'esplorazione dello Continente permettera' di
ampliar le nostre conoscenze scientifiche e di scoprire nuove storie da
raccontare ai nostri figli.
Che la Dea Themis vegli sempre sulle nostre Menti et i
nostri Cor.
Cartografo & Detentore dell'Arcana Saggezza
jigoro Kano Lain da Ferol
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